LOCA’S IN(side)LAP – Con la caduta di Aron Canet e il conseguente infortunio rimediato al malleolo, il GP di Spagna era iniziato in modo complicato per il team Fantic Racing Moto2. I momenti difficili però rivelano e rafforzano anche il vero spirito di squadra. Ce lo trasmette Roberto Locatelli in prima persona nel suo blog post Jerez.
L’unione fa la forza
“Partendo dall’inizio, l’infortunio di Aron Canet ha dimostrato ancora una volta quello che è il nostro essere squadra ed essere Fantic. Siamo stati tutti con lui, come già successo a Portimao in occasione della vittoria, siamo stati tutti insieme anche nel difficile momento dell’infortunio di Jerez. Questo vuol dire che il nostro gruppo è coeso, che la Fantic crede nei successi e anche nell’aiutarsi nei momenti di difficoltà. Abbiamo visto la reazione che Aron ha avuto, accompagnato a casa dal suo fidato Sanchis [amico di lunga data] si è messo subito in movimento per cercare di rientrare il prima possibile, come documentato sui suoi profili social e tramite dei video che chi ha mandato.”
La fortuna (e la determinazione) nella sfortuna
Operato con successo sabato scorso a Barcellona, Canet sta lavorando senza sosta per tornare in pista già a Le Mans la prossima settimana. “Non ha voluto fermarsi di fronte all’infortunio, fortunatamente non troppo complicato ma comunque in un punto del corpo delicato in quanto fondamentale per l’utilizzo della leva del cambio. La frattura non era brutta, il suo umore e il nostro supporto hanno fatto sì che non si fermasse nemmeno a pensare che un infortunio possa rallentare un compito che quest’anno vogliamo svolgere al meglio delle nostre possibilità, ovvero provarci indipendentemente da quello che sarà il risultato finale”, sottolinea il team manager di Fantic Racing.
“Abbiamo visto che hanno vinto quattro piloti diversi nelle prime quattro gare, di cui tre la Speed Up e una la Kalex con Aron Canet e Fantic. Il weekend di Jerez è stato difficile per molti piloti, abbiamo visto molte cadute ed alcuni infortuni. Si tratta di in un Gran Premio nel quale tutti conoscono molto bene la pista e tutti cercano di raccogliere il massimo, sottovalutando che si tratta di una gara molto impegnativa. A volte bisognerebbe essere un po’ d’attesa e in controllo perché il livello è simile e l’errore è dietro l’angolo. Ne sono una dimostrazione i quattro piloti che a Le Mans dovranno presentarsi per un check medico, tra cui il nostro Aron. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche ma non cambia l’approccio. A Le Mans andiamo per cercare di fare sempre il nostro meglio per ottenere il nostro massimo. Aron ha già dimostrato di poter rientrare al top dopo un infortunio”, è fiducioso Locatelli.
Un passo indietro per farne due avanti
Dopo lo stop forzato di Canet, Fantic è comunque andata vicina ai punti nel GP di Spagna, grazie ai progressi di Xavi Cardelus. “Con Xavi Cardelus, autore di una grande gara, nel weekend di Jerez abbiamo voluto apportare un cambiamento nel processo di crescita”, spiega Locatelli. “Tutti i team cercano di fare con la moto degli step, degli sviluppi e delle ricerche per migliorare il feeling al pilota. Ed è quello che noi abbiamo fatto come team Fantic, per far si chè Xavi possa essere sempre più rapido e sicuro. Nelle prime tre gare questi step non hanno pagato e così abbia deciso insieme a lui di seguire una strada diversa. In gara ha lottato per il 15° posto, terminando 17°, in corsa per il punto di classifica Moto2. Questo risultato ci fa vedere che il nostro piccolo passo indietro è stato in realtà un passo avanti.”
“Fantic si avvicina al secondo Gran Premio europeo consecutivo, dopo il viaggio negli Stati Uniti passando anche dalla NASA. A Le Mans cerchiamo ancora una volta di ottenere il massimo.Ad Aron piace molto la pista e anche Xavi la conosce bene.”
Appuntamento dal 10 al 12 maggio sul circuito Bugatti per il GP di Francia, dove lo spettacolo è sempre assicurato grazie anche a un pubblico da record.