Fantic Racing pronta per una gara di rimonta con Canet e con Baltus tra i protagonisti.
Il Gran Premio dell’Indonesia al Mandalika International Circuit ha regalato un sabato di emozioni contrastanti per il team Fantic Racing. Dopo un venerdì impegnativo, in cui Barry Baltus era riuscito a confermare il suo buon feeling con la moto passando direttamente in Q2, Aron Canet aveva invece incontrato maggiori difficoltà, limitato anche dalla scivolata nelle prove libere.
Durante le qualifiche, Baltus ha confermato la sua competitività chiudendo in nona posizione, pronto per giocarsi le posizioni di vertice nella gara di domani. Canet non è riuscito a superare la Q1 e partirà dalla 21ª casella in griglia, dovendo quindi affrontare una gara di rimonta.
Nonostante le difficoltà, il team guarda al fine settimana con fiducia: Mandalika è un tracciato che offre sempre sorprese e opportunità, e con il lavoro svolto finora la squadra è pronta a dare il massimo in pista. L’obiettivo è recuperare terreno in classifica e consolidare la presenza tra i protagonisti del mondiale.
Barry Baltus: “Non è sicuramente il risultato che volevamo, ma viste le mie condizioni fisiche possiamo essere soddisfatti del nono posto di oggi. Ieri dopo la FP1 mi sono sentito davvero male ed è stato necessario andare in clinica per disidratazione e intossicazione alimentare. Stamattina è andata un po’ meglio e, in termini di passo gara, abbiamo mostrato buone sensazioni. Partire nono non è il massimo, ma nemmeno il peggio: dobbiamo considerare le circostanze e domani l’obiettivo sarà portare a casa più punti possibili.”
Aron Canet: “È stato un venerdì impegnativo e anche oggi non è stato facile. Ho avuto qualche difficoltà nelle prove libere e non sono riuscito a superare la Q1. Domani sarà una gara di rimonta, ma conosco bene il tracciato di Mandalika e può sempre regalare sorprese. L’obiettivo è rimanere concentrati, spingere al massimo e cercare di guadagnare più posizioni possibile.”
Roberto Locatelli, Team Manager: “Le qualifiche non sono andate come avremmo voluto. Dopo le prove del mattino abbiamo deciso di provare una soluzione che sembrava positiva, ma in realtà ha creato troppo chattering e Barry non è riuscito a spingere come voleva. Abbiamo già individuato la modifica da fare e domani torneremo a una configurazione più sicura. Partire dalla terza fila non è l’ideale, le prime due sarebbero state più comode, ma comunque ci permette di essere vicini al gruppo davanti e giocarcela con una gara aggressiva fin dai primi giri. Per Aron invece sarà una gara in rimonta: partire così indietro in Moto2 non è mai facile, ma sappiamo dove intervenire sulla moto e siamo fiduciosi che possa recuperare posizioni. Domani serviranno intelligenza, forza e determinazione per entrambi, perché sarà importante saper combattere in mezzo al gruppo e portare a casa il massimo possibile.”